Guarda, è un terno al lotto! Credimi! Neanche un vet potrebbe saperlo se il coniglio è troppo piccolo.
Guarda qui che ce ne sono quanti ne vuoi, già cresciuti (meglio, cos' eviti le follie, l'aggressività e l'indisciplina degli "adolescenti"), oppure cucciolate di nani certi:
http://www.aaeconigli.it/Annunci/adozioni/adozioni.html
http://www.aaeconigli.it/Annunci/adozioni/adozione_conigli_privati.html
PS non discriminate i conigli dalla taglia!
Leggi un po' questo articolo:
"Psicopatologia della sua vita quotidiana: comportamento, necessità e bisogni del coniglio in casa"
Alessandro Melillo, Med. Vet.
[...] A proposito di scelta, purtroppo in Italia il concetto di coniglio da compagnia è ancora indissolubilmente legato a quello di taglia nana, con la ricerca di esemplari piccolissimi: questo pregiudizio supporta la vendita di coniglietti giovanissimi (con elevata mortalità nei giorni postacquisto) e limita fortemente la diffusione di tantissime razze (sia ornamentali che "da carne") che sarebbero invece adattissime al ruolo di pet, spesso più dei nervosi e delicati "nanetti". Io non ho ben chiaro perché un gatto di 3,5 kg è considerato un animale piccolo, mentre un coniglio di 3 viene salutato da esclamazioni di meraviglia: "ma è enorme!!!", però vorrei spezzare una lancia a favore dei conigli di taglia media e grande, siano essi di pura razza o ibridi, ricordando come essi siano in generale più robusti, meno soggetti a problemi congeniti e dentali rispetto ai nani e più resistenti a malattie e traumi, rendendo possibile trattamenti medici e chirurgici che spesso risultano inattuabili nei soggetti troppo piccoli con conseguente inevitabile perdita dell’animale. Inoltre i conigli grandi sono sicuramente più adatti nelle famiglie con bambini piccoli che possono fare seriamente del male a un delicato soggetto nano anche se cercano di maneggiarlo con attenzione. Un altro punto da valutare è l’età di adozione: vale la pena di tener presente che anche i conigli attraversano una fase di infanzia (durante la quale apprendono le buone abitudini che cerchiamo di insegnare), una di adolescenza (4-8 mesi, durante il quale le dimenticano tutte, comportandosi da veri terremoti iperattivi, scavando, rosicchiando, sporcando in giro) e infine una di maturità che (soprattutto se avremmo provveduto a sterilizzarlo) finalmente ci restituirà il coniglietto dolce e educato che credevamo di aver perso per sempre. Soprattutto se non abbiamo molto tempo o molta pazienza può quindi valer la pena di considerare l’adozione di un coniglio più adulto fra quelli che cercano una nuova casa, risparmiandoci così diverse settimane di nervosismi e arrabbiature sicuri che potremo comunque instaurare un rapporto del tutto soddisfacente col nostro coniglio. [...]
L'articolo per intero lo puoi leggere qui.
http://www.aaeweb.net/schedearticoli/psicopatologiaconiglio.htm